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Cappuccetto rO e il lupone mascherato

Questo post segue a:
– Cappuccetto rO
– Cappuccetto rO e il suo bosco

Da un po’ di giorni mi scervello a pensare se nella letteratura qualcuno ha ragionato su una punizione per i proclamatori di false promesse.
Ma cosa è falso? E’ molto più facile per me rispondere ad altre domande, tipo:

“Ci sono solo quattro domande che contano nella vita, Don Octavio. Cosa è sacro? Di cosa è fatto lo spirito? Per cosa vale la pena vivere? E per cosa vale la pena morire? La risposta a ognuna è la stessa: solo l’amore.
(Don Juan de Marco, maestro d’amore)

“- Cosa devo mettere in valigia per le vacanze?
 – Lascia la pistola. E porta i cannoli.”
(NY152 che scrive a Shopgirl e cita Il Padrino)

Ho chiesto ad un vero e reale cantore di Dante se lui, conoscitore forse più di me dell’opera del Sommo Poeta, avesse ricordo di una punizione o quanto meno di un vago passeggiar nel Purgatorio per chi prometteva qualcosa senza dar poi seguito a quanto detto. Sono in attesa di risposta da settimane.

Una promessa è impalpabile, invisibile: è più facile definire il profumo di un giacinto che sboccia che quella sensazione che provi quando qualcuno ti dice, senza pronunciare il verbo “promettere” nè essere in ginocchio, che farà una cosa o la farete insieme: io recepisco un’impegno, e soprattutto mi pregusto il finale, tu stavi parlando di altro.

Metti anche poi che ci intendiamo sulla comunicazione, sulle parole, sui gesti, che cioè arriviamo ad essere d’accordo che era una promessa e tu la manchi: la stranezza è che la punizione è in uso ancora solo per i bambini e gli adulti sono misteriosamente esenti da ogni castigo. E’ una situazione veramente buffa. Dio non esiste, Gesù era Mitra o uno con una barba simile e soprattutto “Liberi tutti! Io non credo che in me stesso e il mio me stesso si vuole bene e quindi non accetta punizioni!”. Però ai bambini insegnamo che se si comportano male verranno puniti.

Quarantaseiesimo parallelo o su di lì: vivo in una dimensione storico-culturale in cui, che piaccia o no, non c’è punizione, non ci sono promesse, qualsiasi affermazione può essere contraddetta e ha poco valore.

Di positivo c’è che vale per tutti tutti. Anche per me? Sì, solo che in questa storia faccio Cappuccetto rO, formata in una scuola cattolica e pelo sullo stomaco non folto quanto quello del lupone.

Inventerò un’altra storia, una con molto più gelato alla nocciola.

Soundtrack: Fiona Apple – Never is a promise

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