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L’imbroglio della gatta morta

Tubino nero, ballerina nera, foulard di seta non particolarmente fine di color verde scuro.

La donna con la ballerina non riscuote in me particolare simpatia. Trovo che siano calzature adatte solo a poche persone, quelle che sanno camminarci dentro senza apparire delle papere. Tuttavia l’aspirazione ad essere fini ed aggraziate come la signora Hepburn è propria di molte che ne copiano l’abbigliamento.

La signorina “Sabrina” ha i capelli neri, ondulati e non arrivano alle spalle. Fuma ovviamente e va in panico per non avere un numero sufficiente di sigarette ad affrontare una cena. Ieri è entrata in casa stringendosi le spalle e con la testa inclinata si è diretta dal cuoco che fino ad un momento prima avrebbe rifiutato un saluto anche a sua madre perché era troppo impegnato nel lavoro.

Ha un’espressione sempre un po’ sofferente, pare stanca ma forse non lo è, ed ha una piccola fossetta tra le sopracciglia.
E’ una categoria di donna che le altre donne mal tollerano. E’ svenevole! Noi donne vediamo immediatamente che lei sta benissimo e non ha reali problemi. L’uomo invece non se ne accorge e forse una parte di lui apprezza il fatto che il problema sia piccolo, gestibile e da lui risolvibile, perché in definitiva, se la donna che ha davanti avesse dei problemi seri probabilmente lui la scanserebbe.
Ieri sera gli uomini accanto a Sabrina si sono realmente interessati al suo stato di salute e ho scoperto che pochi giorni fa lei era veramente svenuta. Ma suvvia, succede! A me è accaduto qualche volta, ma capita che sia solo un po’ di pressione bassa.
Per completare il quadro della gatta tuttavia è un avvenimento perfetto!

Uomini alla ricerca di una donna indipendente non ce ne sono.
Tuttavia se fossi io a riprodurre l’atteggiamento della gatta morta probabilmente nessun uomo mi presterebbe troppa attenzione. Ci si nasce cuccioli bisognosi e lei riesce con un’abile sbattimento di ciglia, piccoli bronci e aperture in dolci sorrisi, a far spostare un uomo da una sedia all’altra.
Che sia vero o meno che ogni gatta morta riesce a convolare a nozze con l’uomo su cui ha deciso di puntare, non lo so. E’ tuttavia evidente che l’uomo non si rende assolutamente conto di essere stato subdolamente attirato e alla assolutamente legittima richiesta di chiarimenti da parte della propria compagna, immagino che potrebbe risentirsi e dare come spiegazione il fatto che la micetta aveva bisogno di conforto e confronto. Lei ha bisogno di lui. Lei non trova lavoro, si sente triste, ma lui la può comprende e la può aiutare.

Noi tutte vogliamo un cavaliere accanto, possibilmente non un cavaliere comunista ( è quello che per essere gentile con te non ti invita esattamente a cena ma ti chiede se “ci si può vedere” e quando decidete per una cena ti chiede pure di scegliere il ristorante ). Vogliamo ed abbiamo bisogno di un forte, galante cavaliere con il quale essere delle amabili principesse.

Le gatte morte sono un imbroglio, cari uomini.

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