Indire eventi a tema (* mi presento, ti chiedo un colloquio) e vivere sorprese per gli intervenuti (* mi intervistano per posizioni annunciate, ma inesistenti) mi è capitato frequentemente nelle ultime settimane.
L’ingegnere 1
L’ingegnere dalla mano floscia che ho incontrato giorni fa mi ha privata di tempo prezioso e credo che lo abbia perso anche lei. Le piace incontrare le persone, mi ha ha detto lentamente. Parlava con tono compiaciuto, arrotando le labbra e facendo delle lunghe pause. Anche a me piace incontrare le persone, ma lei stava lavorando e io cercavo lavoro e discutevamo di cose diverse. Mi aveva convocata per incontrare una persona, ma non mi ha chiesto della mia storia. Io ho risposto ad un invito e ho scoperto che il tema era diverso da quello annunciato.
Mi hanno chiesto, stupiti, se ho esperienza di copywriting.
Far sopravvivere talvolta un blog è ascrivibile a competenza?
L’ingegnere 2
Oggi invece ho incontrato un altro ingegnere, di altro spessore e sesso, una di quelle persone con il viso disteso, pulito, sano. Era seduto alla sua scrivania e non sono sicura che mi stesse ascoltando mentre parlavo, perché ogni tanto digitava sulla tastiera guardando il monitor. Mi ha posto due domande. Mi ha chiesto gentilmente:
– Fatto 100 del suo tempo, quanto è lavoro e quanto è altro, e di quell’altro, cosa ne fa?
– Mi indichi i suoi punti di forza e di debolezza per questa posizione.
Domande belle, carine, ampie, quasi interessate a me-persona e non indagatrici sul mio stato di me-mamma-moglie-figlia-indaffarata.
Io me la sono giocata male. Non sono stata la geoparda dal pelo lucido che vedevo in me anni fa. Sono una vecchietta balbuziente che va piano. E pensare che due giovani nell’atrio li avevo anche interessati. Invece niente, sono stata sincera fino al midollo e ho pure dichiarato che vado a letto presto. (Dove ho lasciato la vodka ghiacciata?).
Soprattutto male poi in risposta ad un paio di domande tecniche di cui ignoro ancora la risposta.
– “Come si gestisce un contratto di subappalto?”.
Soundtrack: I’ll Be Ok- Sondre Lerche
Strangolando i subappaltati. In genere.
Vecchietta che va piano?
Non ti ci vedo proprio.
Ah ah ah! Poveri subappaltati. Ma tu ne sai qualcosa?
Troppo piccolo il mio status di appaltante o subappaltato per esserti di aiuto mi sa