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Il giochino di Bachelorette

  1. Champagne
    Avevo una bottiglia di champagne del 2013 che in trecentosessantacinque giorni non aveva trovato occasione di aprire. Un paio di settimane fa, di martedì, che notoriamente e ovunque noto per essere il giorno più infelice della settimana in quanto si ha ancora un minimo di entusiasmo dal week end e ampissimi margini di profondo deprimente declino, l’ho stappata.
  2. Sbattere i piedi
    Chi di noi adulti non ha voglia ogni tanto di sbattere i piedi e fare i capricci? Non ricordo possibilità di esternare una sbattuta di piedi e un “No, non lo faccio” dal quando nel 2003 mi ero data malata un giorno e non sono andata al lavoro. Mi sentivo persino in colpa.
  3. Disobbedire
    Sempre a fare quello che si deve.Chi non vuole disobbedire ogni tanto? Chiudere in faccia il telefono a chi ci tratta male? Disobbedire civilmente, sia chiaro. Ancora non mi sono messa a manifestare con i no TAV e non ho mai impresso la mia firma con dodici lettere sulla carrozzeria di un’auto con una chiave, ma la rabbia dove la mettiamo? Sul tapis roulant? Lo psicologo medio ci inviterebbe a concentrarci sulle emozioni, ad esternarle, tutto molto ragionevole se solo noi credessimo negli psicologi più che in Chris, mago psicoterapeuta che in cinque mosse cinque guarisce da tutti i mali. Sì, non credo negli psicologi e non mi piacciono i Minions.
  4.  …
  5. Trovare conforto
    Così la questione al momento – champagne fresco alla mano in flute spaiato – è che ognuno dovrebbe poter fare i capricci ogni tanto e trovare conforto. Un bambino può farlo? Perché una volta tanto non può farlo un adulto? Cosa ci sarebbe di male in fondo? Te lo scrivono in tutti i romanzi, quindi deve essere vero, se così tanta gente ne ha parlato.
  6. Capricci
    Un bambino fa i capricci perché è viziato o ha bisogno di attenzioni
    . Il bambino che infesta il piano di sopra a quello in cui vivo io lo fa, la sua mamma pure e, credo, pure la mamma che mi vive a sinistra, viste le urla veramente strane. Sono circondata effettivamente.
  7. Ribellione
    Nei giorni scorsi ho avuto bisogno di attenzioni anche io, in parte ricevute e mezzo svenimento non premeditato, e di un mio momento di ribellione. Soffocata, va bene, perché suppongo che tutti quelli che mi conoscono mi apprezzano per tutt’altro che i momenti di pazzia. Fa quel giorno non mi ha più risposto.
  8. ….
  9. ….Attenzioni
    E veniamo alla necessità di attenzioni. Avete mai l’idea che l’impegno che mettete nelle cose sia costante come un battito cardiaco, che la vostra affidabilità sia tale che tutti, dall’estetista che vi prende un appuntamento ogni venti giorni da quindici anni al vostro capo, ad un lettore blogger che sa che non scriverete un  per un da, sanno che voi sarete così e voi state al giorno delle parti e non mollate mai? Solo che viene il giorno, di martedì, che avete bisogno di soddisfazione.
  10. ….
  11. Genetica
    Allora che fate? Niente e ve la tenete ancora, magari disegnando. Oppure sbattete i piedi e bevete champagne del Natale 2013. A casa mia l’aver soddisfazione in qualcosa è un tema covato nel sangue per anni. Non è mai stato previsto. L’argomento era ben sotterrato da qualche parte, come la mai trovata vera tomba di Billy the Kid. Succede che se avrò mai dei figli saranno pieni di carote, pacche sulle spalle e… avete presente quegli stronzetti che si danno un sacco di arie perché i genitori li pompano? Ecco, è facile che me ne esca uno così.
  12. ….
  13. Particolari
    La soddisfazione poi in una persona che è attenta ai particolari, ai dettagli, è cosa difficile. La persona attenta alle orecchiette piegate nei libri guarderà anche il testo di quella pagina, guarderà la pressione di una mano, guarderà un sacco di cose. Poi magari si farà andar bene benissimo e anche di più uno sguardo a spicchio di sole e basta, ma noterà quando qualcosa manca, scegliendo che le sta bene. Come aveva scritto qualcuno su questo blog poco tempo fa in un commento, non è che non ci si accorge, è che poi ti piacciono anche le imperfezioni, le tazze sbeccate, le giornate di pioggia, i dettagli diversi, che in natura sono questi che creano la bellezza.
  14. ….
  15. ….Pensieri
    In una serra enorme, di quelle che ti ci perdi quando entri perché c’è una porta a vetri dopo un giardino dopo un’altra porta a vetri, la persona attenta ai particolari noterà la Viola Cornuta e la Viola del Pensiero e sceglierà quest’ultima.

PS: L’immagine, a capriccio, potrebbe cambiare. Probabilmente cambieranno anche le regole, perché è un giochino! :o)

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