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Again

Venerdì e tutto va bene.

Se scrivo “archive” a cosa pensi? Prima penso a quanti archivi ci sono in un tema e poi ad ascoltare gli Archive.
Il gruppo è inglese e Darius Keeler ha quell’accento da Londra del sud che mi solletica la testa e mi piace un sacco.
Recentemente ho capito che tra i cinque sensi, quello dell’udito e del tatto mi provocano sensazioni molto più profonde degli altri.

Il giorno del mio compleanno non si prospetta come lo desidero. Sono anni che desidero una torta con tanto di bignè, come quella che i miei genitori mi compravano quando ero teenager. Invece niente. La pigrizia sopraggiunge e la torta non me la compro mai. Si prevede che due ore le passi al seggio elettorale. E poi chissà.

Come stai?

Sognare i datori di lavoro è sempre stato un classico. Il mio in quel momento era più figo degli altri e lo sogno ancora. Amen. Mi farò una ragione di questa cosa. Passerà. Il nano abitante della casa con le statue l’ho sognato per un po’, maledicendo lui e la sua stirpe acquisita (leggi: cognata a cui le aveva fatto avere un lavoro). Risultato: ex colleghi informano che sia attualmente in disgrazia lavorativa, seppur ancora con uno stipendio sufficiente per mantenere la sua famiglia e la sua Ferrari.
In passato avevo ovviamente sognato anche presidenti vari e molti omuncoli, tutti sotto il metro e settanta, che si erano avvicendati in cariche varie. Ho augurato coliche intestinali a molti di loro.

Vorrei scrivere di nuovo della gentilezza.

Mi stupisce sempre quando persone che generalmente sono molto scontrose si dimostrano particolarmente gentili con me. Mi sorprendo anche quando, viceversa, le persone che ricevono da me attenzioni e premure, mi dimostrano di infischiarsene altamente.
Forse dovrei leggere anche io David Foster Wallace invece di riflettere su citazioni da muro scollegate da altro:

The truth is that if people are disappointed by others, they are selfish. A selfless and satisfied person will never be disappointed by another person. After all, if you don’t need anything and don’t expect anything from others, how can you be disappointed? My philosophy is that if you’re disappointed, it’s your problem, not anyone else’s.

La gentilezza tra estranei poi è un altro capitolo. Quella mi stupisce sempre.

Ho detto “mi stupisce sempre?”. E’ una frase che, anche quella, ha un’eco nella mia testa. Era un’intervista di circa quattro anni fa. Il dottore di turno mi intervistava e mi chiedeva “Cosa ti stupisce?” e io gli rispondevo “La natura”. Ed era vero, perché la natura è matematicamente perfetta ed enorme e bella. La mente umana invece, anche se mi stupisce, non ha altrettante piacevoli espressioni. Non valeva la pena di citarla.

Ma è tardi.
Mi ero data il tempo di una canzone.

Soundtrack: Again – Archive

 

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