Cose che mi rimangono in testa e tornano.
Randy Pausch era un brillante professore di informatica americano, morto piuttosto giovane, nel 2008. Durante la sua ultima lezione agli studenti tenne un discorso estremamente illuminante. Chiaro e ottimista, esso ha fatto il giro del mondo.
A me è rimasto ben inciso in testa per questo.
Una buona scusa è formata da tre parti:
1. Mi dispiace
2. Era colpa mia
3. Cosa posso fare per rimediare?
Tutto il resto è aria.
La signorina “scusa” con il suo intercalare, regolare nelle conversazioni con certe persone – non con altre, sottintende spesso una variante del punto tre: “Cosa posso fare io?”, alternativa al “Di che cosa sei responsabile tu?”, inculcatomi da un educatore durante un campo estivo parrocchiale in montagna.
Soundtrack: The Doors – Love me two times