Conosco le persone giuste, non c’è nulla da fare, e credo non sia necessario io vi ricordi l’importanza delle conoscenze giuste, al giorno d’oggi. Quello che negli ultimi anni è noto come happy hour porta con sè momenti di grande apprendimento. Questa sera me ne sono tornato a casa con un bagaglio esperienziale davvero incrementato. Trattasi, nello specifico, della frittata di pasta. Il piatto, va da sè, non sembra la cosa più complicata del mondo, ma, è evidente, anche per fare il the ci vuole scienza. Vi servono 3 uova. Si, lo so, starete chiedendo per quante persone e tutto il resto. Fatevi i cazzi vostri e prendete queste 3 uova. Fate bollire l’acqua leggermente salata e calate la pasta che condirete, una volta cotta, con del sugo (lascio libero sfogo alla vostra fantasia per quanto riguarda tutto ciò che non è specificato). Prendete una padella così (immaginate due mani che mimano una padella enorme, almeno 35 cm) e buttate tutto. Uova, che avrete sbattuto e salato leggermente, e pasta (maccheroni o, meglio, spaghetti). Se siete tipi da spaghettini n. 3 o simili, avete tutto il mio disprezzo. In questo caso sotto al n. 5 non si va. Legge non scritta ma abbondantemente riconosciuta a livello internazionale da un protocollo d’intesa che non sto a spiegarvi. Aspettate con pazienza che si solidifichi il fondo della frittata e poi, con un piatto o un coperchio, coprite la padellona. A questo punto avrete tutti gli occhi puntati addosso. Se sbagliate il prossimo passaggio rideranno di voi e, iattura delle iatture, non mangerete. Dovete capovolgere la padella e poi far ritornare il composto al suo posto, seppur capovolto. Deve cuocere ovviamente anche dall’altra parte. La frittata, dice la mia conoscenza, dev’essere grossa così (qui immaginate un pollice e un indice ad indicare uno spessore di 3-4 centimetri). Se siete arrivati in fondo, bravi. Dimenticavo di dirvi che va mangiata al mare (meglio a’mmare). In qualsiasi altro posto, dice, non vale.
Fa, mi hai appena ispirato il pranzo! Credo. Sono ancora indecisa se ho voglia invece di una pasta con il pesce o ancora di melanzane…
Soundtrack: Tony Tammaro – Patrizia
> Soundtrack: Tony Tammaro – Patrizia
questa era la parte migliore del post 😀
La più carina di tutta Baia Domizia.. 😀
“in mezzo agli ombrelloni,
stringevi nella mano,
la tua frittata di maccheroni.”
poesia 😀
… che alle 10.34 del martedì mattina ci starebbe tutta…