Salta al contenuto

Burning Man 2012

Sono a Black Rock City, Nevada e FA CALDO! E’ un’immensa spianata di terra arida circondata da montagne. Caldo! Altro che la pioggerellina domenicale che pare sia comparsa in Italia. Tiè! Oggi aprono i cancelli per il Burning Man: sei giorni di pazzia, libertà, creatività, follia! Siamo organizzatissimi: in mezzo a queste circa cinquantamila persone mi pare di non vedere nessun italiano. Ci credo! Che per arrivare qui ok che c’è l’aeroporto ad un’ora e mezza di strada, ma poi come campi per sei giorni in tenda? Camper!! Siamo nel mezzo del nulla su un lago salato che si è prosciugato. Qui non ci sono regole, se non la Guida di Sopravvivenza, che ti invita a far tutto il casino che vuoi, ( mai vista una guida che ti dice di portarti i tappi per le orecchie se vuoi dormire perché qui, seppur nel rispetto di tutti, il casino lo fanno ), costruire installazioni, girare nudo se ti va, ma – e te lo dicono in tutti i modi – quando vai via devi portare a smaltire tutti i rifiuti che hai prodotto, comprese le cicche e la cacca.
Non ci sono negozi, è vietato pure vendere collanine quindi se mangi è perché hai qualcosa o il tuo vicino lo ha. Si gira in bicicletta o a piedi. Ma quello che rende strafigo il Burning Man è che è un posto o un periodo nel tempo in cui puoi sentirti libero di amare, ascoltare, suonare, giocare, ridere, creare, vivere, baciare, libero per fare tutto.
Sono anni che ci penso. La prima edizione è stata nel 1997.
C’è anche un tema ogni anno. Quello di quest’anno è Pregnancy 2.0. Mi fa ridere da morire: magari torno a casa con un bambino! E’ tutto l’anno scorso che ascolto la canzone che era uscita con un video del Burning Man. La adoro! Non passateci oltre ma ascoltatela mentre leggete! Anche se immaginato, mettetevi un boa fucsia o un foulard di seta rosa intorno al collo e fischiettate! Su su!
Noi abbiamo fatto le cose per tempo, ci siamo iscritti alla newsletter e preso pure i biglietti per tempo, che quest’anno, visto il casino di gente, rischiavamo come qualcun altro di arrivare al gate e scoprire che i biglietti non li vendono più alla porta. Ma non è mica un concerto!
Le installazioni d’arte dell’anno scorso erano incredibili. Le mettono su una zona che si chiama La Playa. Poi tutti noi siamo accampati a cerchi concentrici intorno. Incredibili! Ho già intravisto qualcosa sui mezzi chi sta arrivando. L’evento top è ovviamente il falò del Burning man di sabato prossimo. E’ una struttura di quaranta piedi circa che si vede da lontano in questo deserto.
Sono qui, mezza nuda, cappello e piume. Cavoli, non è Woodstock, che era solo droga e sesso, non è un enorme bad trip. Qui forse ci saranno anche sesso e droga, ma trasuda di sogno, di arte, di musica. Qui è un mondo a parte: pare che tutti si conoscano da una vita e il fatto che non ci sia niente ti imprime nella testa l’idea di donare qualcosa agli altri senza aspettarsi niente in cambio.

Rispondi

%d

Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per ottimizzare la navigazione e i servizi offerti, cliccando il pulsante accetta acconsenti all’utilizzo dei cookie. Per informazioni sui cookie utilizzati in questo sito visita la nostra pagina privacy e cookie policy.