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Basta Volpi

Fa desidera che gli spieghi la storia delle volpi.
Il concetto sarà semplice a chiunque abbia letto e riletto Il Piccolo Principe. Uno dei personaggi che rimane bene in testa al lettore medio è la volpe. L’animale chiede al principino di adottarlo.

Riassumo qualche riga: pag. 94
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano”- disse la volpe. “Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!”
inciso: la cosa nella mia testa è applicabile anche agli amori –
“Che bisogna fare?” domandò il piccolo principe. “Bisogna essere molto pazienti” rispose la volpe. ” In principio tu tu sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino. …” se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, alle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quanto saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!….”.

Il punto è che ho detto basta alle volpi e io stessa ho deciso di cambiare.
Che volpe sia ma non per tutti!
Il tema è che tu fai la volpe e onestamente finisce che non t’adotta proprio nessuno oppure che una squadra di volpi decide che tu sei la loro mamma volpara e ti devi prender cura di loro quando non è proprio il momento.
Per quanto una parte di me giudichi con infinito apprezzamento chi ti stima così tanto da voler essere adottato da te, dall’altra la considerazione che più spesso emerge dalla pratica è che le volpi siano delle egoiste. Per anni ho pensato di dover qualcosa per l’amore che le volpi ripongono in me, nella loro richiesta di adozione, ed invece oggi ho un punto di vista diverso. E prima di tutto eviterò di  esser io una volpe, ché impegnarsi ad essere una donna mi pare cosa più opportuna.

Per esemplificazione: sarebbe normale andare a prendere a seicento chilometri di distanza uno che non vedi da quindici anni per portarlo non so dove, ma “via di là”, ed in giorno lavorativo perché egli improvvisamente te lo chiede? Non sta morendo, o almeno non credo, perché ha richiesto di attendere che passi il fine settimana per il suo impellente bisogno. Inizialmente io gli avevo detto di sì. Poi ho riflettuto sulla questione e il fatto che la richiesta avvenga senza un minimo di approfondimento sullo stato del fattorino-chauffeur mi ha fatto arrivare alla conclusione che ho decisamente smesso con le volpi. Per lui e per altre cose varie ed eventuali.

La mia musa ispiratrice, per oggi almeno, sarà Massimo Cavezzali.
Cit. “Se la tua vita si annoia, falla divertire!“.

Soundtrack: The Killers – All the things that I’ve done 

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